In francese si dice racè, naturalmente elegante, questa è La Posta Vecchia, residenza di charme, affacciata sul mare, a Palo laziale. Un’atmosfera magica e raffinata l’avvolge, ma per poterla vivere pienamente bisogna conoscerne la storia.
La Posta Vecchia nasce per essere una villa romana costruita nella città di Alsium, prima etrusca e poi romana.
Diviene poi la residenza degli ospiti della famiglia Orsini, fino a quando, nel 1918, un terribile incendio la distrugge. Da quel momento giace abbandonata fino a quando, nel 1960, il miliardario americano J. Paul Getty se ne innamora e la sceglie come sua residenza in Italia.
Da quel momento iniziano i lavori di ristrutturazione sotto la guida dello storico d’arte Federico Zeri.
La Posta Vecchia lentamente diviene lo scrigno che è oggi di mobili d’epoca, arredi del XV e XVII secolo, arazzi, dipinti del XVIII secolo.
Nel 1980 viene nuovamente venduta, questa volta alla famiglia Sciò, che inizialmente la utilizza come residenza estiva, poi la trasforma in quello che è oggi.
Meravigliosa con i suoi soffitti in quercia, le stampe antiche alle pareti, i camini in pietra serena accesi nelle fresche sere d’autunno, quando il sole, come una palla infuocata, si getta nel mare.
Apre le sue porte da aprile a ottobre, per far vivere ai suoi ospiti, un sogno che li spinge a tornare.
Un’oasi di quiete circondata da un grande parco di piante esotiche e macchia mediterranea.
Un ettaro di orto porta nelle cucine del suo ristorante The Cesar, affidato allo Chef Antonio Magliulo, frutta e verdura appena raccolte.
La Posta Vecchia profuma, ma non solo di mare e di fiori, ma anche del profumo che, la maitre parfumeur, Maria Candida Gentile ha creato solo per lei.
Un profumo legato al suo ecosistema, alla sua eredità culturale, alla sua memoria storica. Un profumo della famiglia olfattiva fiorita, aromatica, legnosa, che sprigiona note di mandorla, fiori, erba tagliata, foglie di fico, sandalo e cedro.
Diciannove sono le camere che non hanno un numero, ma un nome.
Deliziosa la Medici che affaccia sul mare.
Azzurro polvere è il suo colore.
Piatti di antica porcellana la abbelliscono.
Candide e fresche lenzuola di lino nel suo letto.
Un gioco di specchi riflette la vasca in marmo rosso di Verona.
Una spiaggia privata, un centro benessere, una piscina coperta ritagliata davanti al mare.
Una lunga e meravigliosa terrazza che guarda il Castello Odescalchi, pare toccare il mare. Nella bella stagione è lì che ha inizio la giornata, facendo colazione con i dolci appena sfornati dalla pasticceria del The Cesar, ed è lì che termina, cullati dalle note del pianoforte provenienti dalla sala della musica.
Nei sotterranei, come spesso accade in Italia, un museo con i reperti ritrovati durante gli scavi per la costruzione della villa.
Si ritiene che sotto La Posta Vecchia, nel II secolo a.C., vi fossero due dimore patrizie romane, probabilmente splendidamente affrescate, e con mosaici, in parte oggi, riportati alla luce.
Un luogo magico poco lontano dalla frenesia e dalla bellezza di Roma, meta di viaggio da ogni angolo del mondo, e a me, anche se non è così, piace pensare che, se Charles Baudelaire l’avesse visitata, avrebbe scritto per lei questa sua celebre frase :
“Là tout n’est qu’ordre et beauté. Luxe, calme et volupté”.
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