
Arriva un grido di allarme dalla Coldiretti Sicilia, la richiesta di prodotti extravergine DOP e IGP Sicilia è diminuita dell’80%.
Nell’Isola, la grande consumatrice di olio di qualità è sempre stata la ristorazione, oggi ferma a causa dell’epidemia di Covid 19. Nelle case siciliane, invece, si consuma quasi esclusivamente olio comunitario ed extracomunitario a basso prezzo.
Mentre gli oliveti annunciano una prossima ottima annata, i magazzini sono pieni di olio invenduto e l’offerta commerciale media è di 2,99 euro al litro.
Coldiretti Sicilia ribadisce che un olio venduto a pochi euro non può essere un “vero” extravergine e consiglia di effettuare gli acquisti nei mercati di Campagna Amica.
La Sicilia vanta sei DOP riconosciute: Valle del Belice, Valli Trapanesi, Val di Mazara, Monte Etna, Monti Iblei, Valdemone e una produzione che nel 2019 ha raggiunto le 35 mila tonnellate.
La Commissione Europea, nell’ambito del pacchetto anticrisi per il Covid 19, ha stabilito che gli Stati Membri potranno reindicizzare fino all’1% delle dotazioni dei Programmi di Sviluppo Rurale assegnando alle aziende agricole e alle imprese agroalimentari contributi variabili da 5mila a 50mila euro. La Sicilia è oggi la terza regione in Italia per produzione di olio extravergine, grazie al clima mite, all’insolazione costante e a una produzione altamente specializzata. I suoi oli, con il flavor di pomodoro, sono amati in tutto il mondo, ma ahimè, ancora troppo poco lo sono in Italia e nella stessa regione.
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