
Migliaia di anni fa le piante presenti sulla terra decisero di eleggere un loro re che le rappresentasse. Dopo una lunga discussione, per le sue nobili origini, per la sua venerabile età e per le sue tante virtù scelsero l’olivo. La pianta, benché lusingata, rifiutò dicendo: “Il nostro Creatore mi ha affidato una importante missione per il bene dell’umanità. Io sono alimento e medicamento. Sono simbolo di speranza, di pace, di vita e di rigenerazione. Accompagno l’uomo dalla vita alla morte e un legame misterioso ci unisce, quindi non ho tempo di governare il mondo vegetale”.
E questo fu l’inizio di tutto…
Quello che l’olivo non sapeva è che, con il trascorrere degli anni, il suo carico di lavoro sarebbe divenuto più pesante. L’uomo avrebbe scoperto altre sue portentose qualità eleggendolo il grande riparatore della pelle e suo alleato di bellezza.

Tutto questo grazie allo squalene, un idrocarburo triterpenico contenuto nelle sue drupe, molto simile al sebo prodotto dalla pelle umana. Questo componente è una sorta di filtro che trattiene l’umidità e difende dai raggi del sole. È un potente antiossidante protettivo del derma ed essendo idrofobicita, protegge la pelle dai danni dei detergenti aggressivi e dalla chimica.
Dalla notte dei tempi l’uomo sperimenta creme e unguenti capaci di attenuare i segni del tempo. Si narra che la prima crema antirughe sia stata creata per la regina Cleopatra mescolando olio di oliva, bacche di ginepro, latte e incenso.
L’olio si unisce a petali, foglie e gemme, assorbe il loro potere curativo per poi rilasciarlo per andare a riequilibrare e riparare il corpo ma anche la mente.

L’olio di rosmarino previene le smagliature. L’olio di calendula spegne i colpi di sole e placa i pruriti della pelle. L’olio di iperico attenua il bruciore delle punture delle fastidiose zanzare.
Da solo è un ottimo rimedio contro le unghie fragili, basta massaggiarle con qualche goccia di olio tiepido.
Massaggio, in arabo massah, significa toccare. Furono i cinesi, 3000 anni prima di Cristo, a praticarlo per primi. Ne hanno lasciato testimonianza nei loro antichi testi scientifici, dove ne vantavano i benefici.

Il massaggio come cura, come segno d’amore e di tenerezza, ma anche per far rivivere al corpo una seconda giovinezza. E allora l’olio di oliva si unisce alla polvere di semi di sesamo o al succo di limone per un peeling delicato.

L’olio, che ha ormai una storia lunga 6000 anni, è nutriente, idratante e rigenerante. Lo sanno bene le donne del Maghreb, che ne lasciano alcune gocce, tutta la notte, sul viso e sul petto, per rendere la pelle più soda e più elastica.
Ora seguendo il filo dalla divina Cleopatra entriamo negli hamman dove, da migliaia di anni, si custodiscono segreti di bellezza miracolosi. Luoghi fatati dove ogni trattamento purifica, fortifica il corpo e porta felicità. Mosaici, luci soffuse, vapori rilassanti e i saponi, nei quali, l’olio di oliva, è l’ingrediente principale. Ma i saponi sono gli scrigni di purezza che possiamo utilizzare anche lontano dai paesi de Le Mille e una notte.

Dalla regione di Essaouira arriva fino a noi il sapone nero, una pasta vegetale a base di olio di olive nere, che purifica, esfolia e deterge.
Dalla città siriana di Aleppo arriva un sapone dalle grandi virtù dermatologiche, ottenuto cuocendo bacche di alloro e olio di oliva. Un sapone speciale, unico, che può essere anche shampoo, maschera purificante e profumo per la biancheria.

Poi il semplice sapone all’olio di oliva prodotto con il nostro olio italiano, profumato e non, ricco di vitamine A ed E, lenitivo, addolcente e rigenerante.
L’olio non solo alimento e medicamento, ma anche segreto alleato di bellezza.

Grazie all’Azienda Traldi di Francesca Boni Strada Poggio Montano 34 – Località La Carrozza – Vetralla (VT) che ha gentilmente offerto il suo sapone all’olio extravergine di oliva prodotto con l’olio extravergine di oliva Athos un blend di Frantoio e Moraiolo, presso il laboratorio della D.ssa Elisa Trigili a Spadafora (ME)
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