
#IO RESTO A CASA E MANGIO BENE questo è il suggerimento che arriva da Assitol Associazione Italiana dell’industria olearia. “Nelle ultime settimane i consumatori hanno dimostrato di non poter rinunciare all’olio extravergine di oliva, facendo addirittura aumentare le vendite nella grande distribuzione. A coloro che hanno fatto scorta di olio, suggeriamo di trasformare questo “stop”, in un percorso di educazione alimentare e di riscoperta dei sapori tradizionali”, questo è il monito di Anna Cane, Presidente degli Imprenditori di settore.
La parola giusta è oggi più che mai prevenzione, che significa prendersi cura della propria salute, scegliendo di non ammalarsi. La genetica è determinante, ma lo sono anche le scelte alimentari. E allora dobbiamo fare sì che questo periodo di allontanamento sociale diventi l’occasione per ritornare ad una alimentazione antica, nella quale l’olio extravergine di oliva sia il grande protagonista.
Bisogna prediligere il cibo di origine vegetale, evitando gli zuccheri, scegliendo soprattutto cereali integrali di agricoltura biologica. Solo pesce pescato e carne di animali allevati in modo naturale, uova di galline che non mangiano mangimi e vivono razzolando libere. Insomma “il mangiare” semplice, quello dei centenari delle “zone blu”. Cibi questi, però, da accompagnare rigorosamente con un olio extravergine di oliva italiano di qualità, quello che da sempre è stato l’elemento cardine dell’alimentazione dei popoli del Mediterraneo.

Nessuno nasce esperto di olio, ma in questa quarantena potremmo provare a diventarlo tutti. Basterà farci consegnare a casa oli di regioni diverse, anche in piccole bottiglie, se non vogliamo spendere molto, e poi assaggiarli, provarli con i vari cibi, farlo anche con i bambini in allegre degustazioni di famiglia.
Scopriremo che l’olio aggiunge sapore ai nostri piatti, scopriremo che l’olio “sta bene” su tutto, inaspettatamente anche su dolci, creme e gelati.
E allora vivifichiamo i nostri piatti, visto che ora, non possiamo vivificare la nostra vita.
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