Flos Olei 2016, la guida mondiale degli oli extravergine d’oliva presentata sabato 28 novembre all’Hotel The Westin Excelsior di Via Veneto è giunta alla sua settima edizione.
Curata da Marco Oreggia giornalista critico enogastronomico, assaggiatore di olio vergine ed extravergine d’oliva con Laura Marinelli anche lei giornalista ed assaggiatrice, può essere considerata la più importante ed autorevole pubblicazione del settore.
Stampata su carta FSC che ad ogni taglio finanzia il reimpianto di nuovi alberi, redatta in italiano ed inglese, disponibile anche come applicazione per iPad e iPhone, è dedicata ai ristoratori, agli assaggiatori, a tutti gli operatori del settore, ma soprattutto ai consumatori appassionati e amanti di un prodotto di qualità.
Nella guida sono recensiti 692 oli di 500 aziende appartenenti a 49 Paesi di tutti i Continenti, perché, come Marco Oreggia ama dire “la qualità non ha confini”.
Sono presenti Paesi come la Nuova Zelanda, l’Australia, l’Argentina, il Cile, l’Uruguay, il Sud Africa ed inaspettatamente anche India, Brasile, Cina e Giappone e da quest’anno, per la prima volta, anche l’Armenia. Paese che entra in guida con un piccolo produttore della provincia di Syunik che possiede un oliveto di 7 ettari con 3400 piante di cultivar ascolana e sevillana importate dalla Spagna. Manoscritti testimoniano che l’olivo era già presente in Armenia nel 4000 a.C., anche se le gelate invernali e le poche precipitazioni durante i cicli vegetativi ne hanno sempre reso difficile la coltivazione.
Gli oli della guida Flos Olei vengono scelti attraverso l’analisi olfattiva, gustativa e visiva di 1500 campioni eseguita personalmente da Marco Oreggia e Laura Marinelli coadiuvati da alcuni esperti del settore.
Durante la presentazione della guida, come ogni anno, alla presenta dei produttori, dei distributori, delle rappresentanze delle Ambasciate dei Paesi produttori di olio extravergine d’oliva, sono stati premiati i The Best 20. I riconoscimenti, come ha avuto modo di sottolineare Oreggia, sono stati assegnati non solo per gli ottimi valori organolettici degli oli, ma soprattutto per la qualità mantenuta costante nel tempo ed anche per l’impegno dimostrato dall’Azienda nella ricerca della qualità o del progetto che desiderava conseguire.
Alla Spagna, primo produttore mondiale per quantità, per la prima volta, a causa dell’attacco della Mosca Olearia patito dall’olivo italiano e per le produzioni bassissime in tutto il Mediterraneo, è stato assegnato il premio per il Migliore Olio Extravergine dell’Anno con l’Azienda Finca La Torre di Malaga.
Il titolo di Azienda dell’Anno è andato alla famiglia spagnola proprietaria dell’Azienda Castillo de Canena Olive Juice, di Ubeda che con 1.500 ettari, 285mila piante dal 1780 produce olio che porta il nome del loro castello di famiglia.
Per l’Italia l’Azienda Dievole di Gaiole in Chianti ha ricevuto il premio di Azienda Emergente. Di proprietà di Alejandro Pedro Bulgheroni imprenditore agricolo argentino ha prodotto 240 ettolitri di fruttato medio da 30.000 piante.
Sono state premiate anche 2 aziende pugliesi: l’Azienda Agricola Tre colonne della famiglia Stallone, che a Giovinazzo produce olio da 3 generazioni e che si poggia appunto su tre colonne: tradizione, gusto e genuinità. Ha 35 ettari di oliveto, 9.300 piante e produce un ottimo fruttato intenso; l’Azienda Agricola Sabino Leone di Canosa di Puglia che produce invece un fruttato medio, da 150 ettari e 31.000 olivi.
In terra di Sicilia, a Ferla in provincia di Siracusa, l’Azienda Agricola Sebastiana Fisicaro della famiglia Galioto che produce olio da 4 generazioni da 20.000 piante ha ricevuto il premio per i Migliore Extravergine di Oliva DOP/IGP Fruttato Leggero.
In provincia di Lucca a Capannori è stata premiata la Fattoria di Fubbiano di Alfred Schiller che produce un fruttato medio da 2.600 piante.
Nella verde e dolce Umbria a Trevi è stata premiata l’Azienda Frantoio Gaudenzi, a conduzione familiare che produce dal 1950 un fruttato intenso dalle cultivar Moraiolo e Frantoio.
Infine il premio Azienda del Cuore è stato assegnato all’Azienda Agricola di Paolo Cassini di Isolabona in provincia di Imperia. Marco Oreggia e Laura Marinelli hanno voluto premiare l’impegno e la passione di Paolo Cassini, che pur continuando l’attività del padre Giovanni, iniziata nel lontano 1962, ha voluto innovare l’Azienda arrivando a produrre dai suoi 1.300 olivi, quasi tutti secolari, della cultivar Taggiasca un fruttato leggero di altissima qualità.
In Italia, in questo momento, le olive sono state appena raccolte, dai frantoi è uscito un olio ottimo dal punto di vista qualitativo, anche se non in grandi quantità, Marco Oreggia e Laura Marinelli hanno iniziato i loro assaggi pensando alla nuova guida Flos Olei 2017, quindi a loro buon lavoro e come sempre, buon extravergine a tutti!
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