
Nei vigneti si misura l’acidità in attesa di iniziare la raccolta. Le condizioni metereologiche avverse con la grande siccità della primavera e dell’estate hanno messo a dura prova i vigneti, ma i viticoltori ne sono usciti vincitori.
Anni di ricerca hanno permesso loro di applicare strategie capaci di mitigare almeno in parte le follie del clima. Hanno adeguato concimazioni, irrigazioni e trattamenti, mentre il CREA Viticoltura ed Enologia continua a selezionare varietà resistenti alle alte temperature.
L’anno 2022 verrà ricordato come libero dai parassiti. Peronospora e botrite sono completamente assenti, solo qualche caso di Flavescenza dorata che fortunatamente ha toccato solo il nord Italia.
Il clima di questi ultimi giorni sta favorendo un sensibile miglioramento della qualità nelle zone penalizzate dalla carenza di escursione termica giorno – notte.
Concludendo possiamo dire che la vendemmia 2022 sarà sicuramente meno produttiva, ma con grande gioia dei consumatori, di grande qualità. Gusteremo vini da grandi brindisi.
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