Crescono ancora le virtù del Pomodoro di Pachino IGP, questo è quanto ha riportato la d.ssa Piera Stefania Arfò, biologa nutrizionista, sulla rivista Enpab Magazine.
Le proprietà di questo splendido frutto sono state vagliate attraverso la risonanza magnetica, come metodo di studio dei metaboliti. I risultati sono stati sorprendenti. Era già noto che il Pomodoro di Pachino IGP avesse un’elevata concentrazione di vitamine ABCE, di licopene, flavonoidi, calcio, sodio, selenio, ferro, potassio, fosforo e magnesio. Oggi però dalle comparazioni della d.ssa Arfò con altri pomodori ciliegia di altre zone geografiche, anche provenienti dalla Cina, è risultato che il frutto siciliano ha anche elevate concentrazioni di zuccheri, glucosio e fruttosio, e di GABA, un neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale in grado di abbassare la pressione arteriosa sistolica (SBP), di favorire la concentrazione e quindi l’apprendimento, di indurre il rilassamento e di regolare il flusso intestinale.
Il Pomodoro di Pachino IGP può quindi essere considerato un alimento nutraceutico.
Ma perché è diverso dagli altri? Principalmente per le condizioni climatiche del luogo dove viene coltivato. Pachino è infatti il Comune più soleggiato d’Italia, l’esposizione al sole favorisce la produzione di acido ascorbico (vit. C), e i pomodori di piccole dimensioni contengono una quantità maggiore di questa vitamina rispetto ai frutti di dimensioni normali. Inoltre l’elevata salinità delle acque di irrigazione è in grado di migliorare il contenuto di acido ascorbico e le acque della parte sud orientale della Sicilia, dove il Pomodoro di Pachino IGP viene coltivato, hanno una salinità compresa tra i 1.500 e 10.000 μs/cm.
Questi frutti sono coltivati tutto l’anno in serre non riscaldate e questo tipo di coltivazione permette l’accumulo di antiossidanti per la maggior parte dell’anno.
La d.ssa Arfò nel suo articolo sottolinea inoltre che il pomodoro, per permettere un migliore assorbimento del licopene, potente protettore di malattie tumorali come il cancro della prostata, del polmone, dell’esofago, dello stomaco, della mucosa gastrica, del pancreas, della cervice e del seno, e di malattie neurologiche e cardiovascolari, dovrebbe essere consumato cotto e condito con olio extra vergine d’oliva.
In conclusione possiamo dire, mangiamo a volontà, il rosso dalle 1000 virtù.
La ringrazio tantissimo per l’attenzione che ha dato al mio articolo.
Dr.ssa Piera Stefania Arfò