
Il clima sta cambiando, fa sempre più caldo. Sembra una frase fatta, ma dati alla mano non è così. Il nostro “stile di vita”, ogni anno, riversa nell’atmosfera circa 40 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Di conseguenza si prevede che entro il 2040 la temperatura del pianeta sarà aumentata di 1,5 ° celsius rispetto ai livelli preindustriali.
Quali saranno gli effetti sull’agricoltura? Catastrofici! Tutta la regione mediterranea cambierà volto, ma già oggi possiamo dire che la vite è la prima vittima del cambiamento climatico. Nasce così il progetto VISCA, finanziato dall’Unione Europea. Il coordinatore del progetto, Josep Maria Solè Tasias della Meteosim SL, spiega: <<Il sistema VISCA DSS integra modelli climatici e agricoli con dati reali sui vigneti per identificare efficaci strategie di adattamento e include previsioni metereologiche a breve e medio termine nonché previsioni stagionali legate ai modelli agricoli per consentire previsioni della fenologia, il ciclo di crescita stagionale delle viti, dell’irrigazione necessaria e dell’accumulo degli zuccheri>>.
Le previsioni sono in grado di calcolare con largo anticipo, anche di mesi, la probabilità di eventi climatici nefasti come ondate di calore, precipitazioni intense, gelate primaverili.
Già oggi le temperature elevate fanno maturare le uve troppo velocemente e gli aromi non riescono a svilupparsi nella loro totalità. La Francia è la prima a pagarne le conseguenze con le uve Merlot e Sauvignon Blanc della Regione di Bordeaux. I nostri cugini francesi però, sempre lungimiranti, stanno correndo ai ripari testando uve più resistenti e impiantando le viti in zone più fredde.
Lascia un commento