
Oggi 13 marzo 2020, la Salsa Amatriciana è stata iscritta, dalla Commissione Europea, sulla Gazzetta Ufficiale (GUUE L 77 del 13/03/2020), nell’elenco delle Specialità Tradizionali Garantite. Il numero delle STG italiane sale così a 301.
Nel 1935, Paolo Monelli, in uno dei suoi racconti del Ghiottone Errante, scriveva:
<<Spaghetti all’amatriciana impregnati dell’odor dell’armento che scende dai monti in polverosa migrazione, conditi con aglio, pepe, pomodoro fresco, ma soprattutto con guanciale di maiale e pecorino grattugiato>>
Facendo però un grave errore, infatti nella ricetta della Salsa Amatriciana l’aglio è assolutamente vietato. Mentre è vivamente consigliato l’uso del Pomodoro Casalino o Spagnoletta, perfetto in questo piatto per il suo sapore intenso e leggermente acidulo.
Oggi l’Amatriciana è tante cose:
l’Italia, quando si pensa a un piatto tipico;
Roma, quando di pensa ad un piatto da gustare nelle trattorie con tavolini all’aperto all’ombra dei monumenti vecchi di secoli di storia, ma anche e soprattutto da gustare nei ristoranti gourmet rivisitata dalla creatività di grandi Chef;
il simbolo della solidarietà, da quando la cittadina di Amatrice, che gli ha dato il nome, è stata colpita, insieme a tutto il centro-sud dell’Italia, da un terribile terremoto.
Da oggi però, dopo questo riconoscimento è anche il simbolo dell’Italia, calda, avvolgente, consolatoria e buona, proprio come un piatto di pasta e che oggi vale più di mille parole.
Lascia un commento