(La mia ricetta su D laRepubblica)
Oggi vi propongo un formato di pasta particolare, le Mafalde. Piatte, lunghe, a nastro, con i bordi arricciati.
Si dice siano nate per onorare la regina Mafalda di Savoia, figlia di Vittorio Emanuele III, deportata e morta in Germania durante la Seconda Guerra mondiale, dette per questo anche reginette.
Le ho accompagnate ai totani, definiti spesso, credo ingiustamente, i parenti poveri dei calamari. Li amo molto per il loro intenso “sapore di mare”, ma anche per il loro colore rossastro che rende leggermente rosata la pasta. Ho aggiunto le olive verdi in salamoia dal gusto deciso. Infine ho completato il piatto con un pizzico di maggiorana dolce e speziata, simbolo di felicità per Greci e Romani.
Ingredienti:
- mafalde g 480
- totani 1 kg
- olive verdi g 70
- vino bianco secco 1/2 bicchiere
- cipolla g 30
- aglio 1 spicchio
- olio extravergine d’oliva 4 cucchiai
- maggiorana 1 rametto
- sale
- pepe
Pulite i totani eviscerandoli, eliminate gli occhi e i becchi, staccate i ciuffetti e lavate tutto sotto l’acqua corrente. Tritateli grossolanamente e metteteli a scolare. In una padella a fuoco basso versate 4 cucchiai d’olio, unite la cipolla tritata e l’aglio sbucciato liberato dall’eventuale germoglio e schiacciato. Unite i totani fateli insaporire per qualche minuto mescolando con il cucchiaio di legno. Eliminate l’aglio, bagnate con il vino e lasciatelo evaporare. Portate i totani a cottura a fuoco lento mescolando ogni tanto con il cucchiaio di legno. Regolate di sale e di pepe. Riducete le olive a rondelle. Ponete sul fuoco una pentola con abbondante acqua, salatela e al bollore tuffatevi dentro le mafalde. Scolatele al dente, traferitele nella padella con i totani. Unite le olive. Fatele saltare a fuoco vivace per farle insaporire. Unite la maggiorana tritata, mescolate, trasferite nei piatti e servite.
Lascia un commento