
(La mia ricetta per D laRepubblica)
Bussolà, le antiche ciambelle veneziane “inrodola’ a sercio”, a volte dolci, a volte salate e tanto amate a Venezia da essere raffigurate da Francesco Guardi nel bellissimo quadro conservato nel Museo Ca’ Rezzonico, “Parlatoio delle Monache di San Zaccaria”. Un grande vassoio di ciambelle, le tazze del caffè fumante, le suore a capo scoperto in abito scollato e un’atmosfera allegra e conviviale, molto lontana dalla vita contemplativa e di preghiera che dovrebbe essere quella monastica. Ma a quel tempo, come racconta anche Alessandro Manzoni, nel suo libro “I Promessi Sposi”, non era la vocazione, ma la necessità di non frazionare il patrimonio della famiglia, che portava i giovani delle ricche famiglie a chiudersi in convento e in monastero. Tornando ai Bussolà, erano i dolci della colazione del mattino, ma anche il pane del pranzo e della cena. Ancora oggi, a Chioggia, il buzzolà marinante è simile ad un grosso grissino salato, a Burano invece è una ciambella dolce, gialla, che profuma di vaniglia. Una ciambella che a Pasqua diviene grande e decorata, e a Natale, a Murano, scurisce per la presenza del cioccolato fondente e profuma di melassa. Dolce questo, forse destinato a scomparire, per la scelta delle donne del luogo di mantenere la ricetta gelosamente segreta. Tanto altro si potrebbe scrivere seguendo la storia e il profumo di vaniglia di queste deliziose ciambelle, ma ora vi invito a provarle, la ricetta è molto semplice.
Ingredienti:
- farina 00 w 160-180 g 250
- zucchero a velo g 125
- burro g 120
- tuorli 3
- vaniglia 1 baccello
- buccia grattugiata di limone 1
- maraschino 1 cucchiaino
- sale 1 pizzico

Ammorbidite il burro e lavoratelo senza montarlo, unite lo zucchero a velo, i tuorli leggermente sbattuti, la vaniglia, la buccia grattugiata del limone, il sale e il Maraschino. Lavorate il tutto senza montare fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio. Unite la farina setacciata lavorando il composto solo fino a quando questa sarà assorbita. La massa dovrà essere compatta e omogenea.

Mettetela in frigorifero per un’ora. Terminato il riposo riprendete l’impasto e dividetelo formando delle ciambelle. Sistematele su teglie antiaderenti o su carta da forno, infornatele alla temperatura di 200° C per 15 minuti, poi abbassate la temperatura a 150 °C per altri 10 minuti. Sfornate le ciambelline ancora morbide e leggermente dorate, si induriranno raffreddandosi. Lasciatele raffreddare su una gratella da pasticceria.
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