(La mia ricetta su D laRepubblica)
Il gastronomo Auguste Brillat- Savarin diceva: < Friggitori si nasce >. Forse non è così, lo si può anche diventare, anche se effettivamente un fritto perfetto è difficile da ottenere, ma vista la sua bontà, come non provare? Queste losanghe di farina integrale e Fontina da servire appena fritte, ancora calde, sono irresistibili. Ho scelto la Fontina d’Alpeggio per il suo profumo di erba appena tagliata, per la sua pasta morbida che fonde a contatto con l’olio bollente, e poi perché è uno dei nostri formaggi più antichi e che tutto il mondo conosce. Nasce in epoca medievale e una leggenda racconta che fu un semidio, che si aggirava nella valle, a svelare ai Valdostani i segreti della lavorazione del latte. Anche questa volta la storia si mescola alla leggenda e c’è chi giura che ancora oggi quest’essere misterioso compaia nelle notti di luna piena.
Ingredienti:
- farina integrale di grano tenero g 250
- fontina g 100
- burro g 50
- latte g 80
- olio di arachidi
- sale 1/2 cucchiaino
- pepe 1/2 cucchiaino
Setacciate la farina, aggiungete il sale e il pepe e mescolate. Fate la fontana, unite il burro morbido tagliato a pezzetti. Impastate aggiungendo il latte tiepido necessario per ottenere una pasta morbida. Continuate la lavorazione per 10 minuti. Dividete la pasta ottenuta a metà. Con il matterello tiratela formando due quadrati dello spessore di mezzo centimetro. Tagliate la Fontina a fettine sottilissime, posatele su una metà della pasta, ricoprite con l’altra metà. Con il matterello riportate la pasta allo spessore di mezzo centimetro. Tagliate la pasta a losanghe. Friggetele in olio di arachide alla temperatura di 160°C, fino a quando saranno dorate. Toglietele dall’olio con un mestolo forato e adagiatele su carta assorbente da cucina in modo che perdano l’unto in eccesso. Trasferitele su un piatto e servitele calde.
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