Questo è un dolce famoso della Riviera Adriatica.
Il pasticcere dell’albergo dove ho soggiornato qualche giorno mi ha raccontato che già negli anni ’60, quando Federico Fellini trascorreva le sue vacanze al Grand Hotel di Rimini, i vari ristoranti e alberghi competevano tra loro in bontà con la “crema in scodella della casa”.
Con mia grande gioia sono stata invitata in cucina ad assistere alla preparazione della crema. Il Maestro, che si è formato all’IPSSAR Sigismondo Pandolfo Malatesta di Rimini, mi ha detto di aromatizzare la crema con il liquore Strega. Mi ha spiegato di aver scelto questo liquore italiano, prodotto a Benevento con una ricetta ancora oggi segreta, per il suo sapore dolce di noce moscata e cannella che bene si sposa con una crema , che gustata in purezza, potrebbe essere stucchevole. Inoltre perché lo Strega è un liquore semiviscoso che non altera la consistenza della crema e infine per il suo colore giallo dovuto alla presenza dello zafferano. Una volta tornata a casa alla “mia crema”, ho aggiunto un tocco di freschezza: la scorza grattugiata di un’arancia.
- Latte 1 litro
- – zucchero 200 g
- – farina 25 g
- – maizena 25 g
- – tuorli 10
- – vaniglia 1 baccello
- – limone (scorza ) 1
- – liquore Strega 2 cucchiai
- – arancia (scorza grattugiata) 1
- Riscaldare il latte alla temperatura di 80 °C, con il baccello di vaniglia, la scorza del limone e 1/3 dello zucchero.
- Mescolare i tuorli con lo zucchero senza montare, quindi aggiungere la maizena e la farina setacciate insieme, sempre continuando a mescolare.
- Versare il composto nel latte caldo ma non bollente e portare a 85 °C, continuando a mescolare per evitare che si attacchi al fondo.
- Aggiungere il liquore Strega.
- Quando la crema sarà fredda frullare con il frullatore ad immersione e versare nelle tazze, aggiungere la scorza grattugiata dell’arancia.
- Servire accompagnando con qualche biscotto secco.
Il sommelier dell’albergo ha consigliato di accompagnare la crema con un Colli bolognesi DOC Pignoletto Passito. Vino dal colore giallo oro con riflessi ambrati, sapore dolce non dolce con una gradevole vena amarognola, delicatamente profumato.
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