Sono arrivate dalla Sicilia le mandorle raccolte nel mese di settembre e subito ho preparato questi biscotti per la prima colazione. La ricetta l’ho copiata dal quaderno delle ricette di mia madre, per lei questi sono: “i biscotti della Signora del treno. La ricetta l’ha avuta durante un lungo viaggio, fatto un’estate per andare in montagna, con me e mio fratello bambini. Anche la Signora del treno aveva due bambini piccoli, tornava dalla Sicilia e andava in Svizzera dove era emigrata anni prima. Mia madre racconta che durate il viaggio aveva tirato fuori dalla borsa un candido tovagliolo ricamato, dal quale erano usciti questi morbidi biscotti scuri, molto particolari perché le mandorle devono essere pestate nel mortaio senza togliere la buccia. La Signora utilizzava le mandorle che ogni anno suo fratello le mandava dopo la raccolta e il cioccolato svizzero. Oggi mentre li preparavo per un attimo ho immaginato la sconosciuta Signora del treno, l’ho vista nella sua moderna cucina svizzera, molto diversa da quella lasciata ad Avola, in Sicilia, mentre impastava gli ingredienti di questa ricetta: la nostalgia di casa e la speranza di un futuro migliore.
- mandorle g 300
- – zucchero semolato g 200
- – cioccolato fondente 50% cacao g 150
- – 3 albumi d’uovo
- – zucchero semolato per spolverizzare il tavolo
- Montare gli albumi a neve,
- aggiungere lo zucchero, il cioccolato grattugiato, le mandorle pestate nel mortaio con la loro buccia.
- Spolverizzare il tavolo con un po’ di zucchero semolato,
- stendervi l’impasto con il matterello e tagliarlo in tanti biscottini quadrati.
- Cuocerli in forno statico a 190°C con portello di carico leggermente aperto, in forno ventilato a 165°C a valvola aperta per 15 minuti.
Questi biscotti possono essere accompagnati da un MALVASIA DELLE LIPARI PASSITO DOC, nonostante il nome è coltivato soprattutto nell’isola di Salina, è presente anche in alcuni vigneti del Messinese e del Catanese. Le uve sono raccolte a maturazione avanzata, prima di essere vinificate vengono fatte appassire sui graticci. Il vino al sapore è dolce, caldo, aromatico, esibisce un colore giallo ambrato, racchiude un profumo di eucalipto, miele, fiori spontanei, erbe aromatiche e ligustro.
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