Non ho molte notizie su questa pizza, ricordo solo che molti anni fa in via Margutta a Roma, quando vi abitava ancora il Maestro Federico Fellini e quella zona non era ancora divenuta la bellissima ‘’isola dello shopping’’ che è oggi, c’era un fornaio che la sfornava a ‘’metà mattina’’, quando le massaie tornavano con le borse a rete colme di spesa, dal vicino mercato. Il dialogo era più o meno questo ogni mattina ogni volta che una signora entrava: <<Buongiorno Sor Antò>>. Il fornaio rispondeva sempre sorridente ad ognuna delle sue clienti chiamandole per nome: <<Buongiorno Sora Marì, oggi che ie do?>>. La signora rispondeva sempre:<<Damme otto ciriolette, e pure n’cantuccio de pizza romana>>.
- Dose per 4 persone: Farina g 300 circa
- mozzarella g 200
- lievito di birra g 15
- filetti d’acciuga sott’olio 8
- olio d’oliva
- sale
- pepe
- Preparare la base impastando la farina con 4 cucchiaiate d’olio, il lievito e un pizzico di sale sciolto in 120 g di acqua tiepida.
- Impastare fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea.
- Metterla a lievitare in un luogo tiepido per circa 1 ora.
- Riprendere la pasta, lavorarla energicamente sulla spianatoia leggermente infarinata, poi stenderla con il matterello in una teglia unta d’olio.
- Ungerla con olio d’oliva, e lasciarla riposare in un luogo tiepido per 1 ora.
- Disporvi sopra i filetti di acciuga spezzettati poi la mozzarella tagliata e fettine sottili.
- Spolverare di pepe.
- Cuocere nel forno già caldo a 250 °C, per circa 15 minuti.
Questa pizza può essere accompagnata da un Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC. Vino prodotto nelle province di Macerata e Ancona, dal colore giallo paglierino tenue, dal profumo delicato e caratteristico, dal sapore asciutto, armonico con un retrogusto gradevolmente amarognolo
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