Inizia oggi 2 Maggio 2016 per il Calendario del Cibo Italiano la settimana della Collina, con Sonia Nieri Turrini, del blog Quattro passi in cucina come ambasciatrice.
Cos’è la collina ? Beh accantonando le noiose nozioni di geografia studiate a scuola direi che la collina è
cielo azzurro e alberi in fiore;
estati fresche e inverni miti;
tanti borghi e tanti castelli;
il lavoro dei monaci nei monasteri;
lunghe file di viti e il mosto che bolle nei tini;
il passo dei bacchiatori all’alba;
l’olivo albero di pace, forte e fragile;
le pecore strette al pastore quando arriva la pioggia dal mare;
le lucciole nelle notti buie;
un tappeto di foglie gialle in autunno nei boschi di querce e castagni;
lo stridulo richiamo del barbagianni;
il cinghiale che si bagna nel fango nella notte buia;
gli occhi gialli della civetta;
le Maremmane che pascolano quiete;
la corsa affannosa della lepre inseguita dai cani;
le api che ronzano accanto alle celle;
la talpa bruna e lucente che buca il prato, la foresta nana;
le more viola e i funghi gialli;
insalate, marmellate, tisane e decotti con tanti frutti e 100 erbe.
Pianta tipica della collina è l’asparago selvatico che, incredibile ma vero, appartiene alla famiglia dei mughetti e dei gigli.
Lo amavano gli Egiziani tanto da rappresentarlo nelle loro raffigurazioni. Gli antichi Greci lo utilizzavano come medicinale. I Romani usavano dire: <<Citus asparagi concuntur>>.
Difficile da trovare, perché si nasconde nelle siepi, è una vera prelibatezza, per festeggiarlo in questa settimana dedicata alla collina ho pensato di utilizzarlo quasi in purezza.
- orzo perlato g 300
- Asparagi selvatici g 500
- Acqua g 600
- Aglio 1 spicchio
- Gambi di prezzemolo 10
- Carota g 150
- Cipolla g 50
- Mascarpone g 50
- Brodo vegetale g 100
- Olio extra vergine d’oliva
- Sale
- Pepe
- Mettere a bagno l’orzo perlato in acqua fredda per 2 ore.
- Eliminare l’acqua.
- Cuocerlo in acqua aromatizzata con l’aglio e i gambi di prezzemolo.
- Quando l’orzo avrà completamente assorbito il liquido di cottura togliere dal fuoco.
- Eliminare l’aglio e i gambi del prezzemolo.
- Lavare e mondare la carota e la cipolla.
- Tagliarle a cubetti la carota e tritare finemente la cipolla.
- Lavare e mondare gli asparagi eliminando con la mandolina l’eventuale parte filamentosa.
- Prenderne g 100, tagliarli a tocchetti lasciando intere le punte.
- In una casseruola con 2 cucchiaiate d’olio d’oliva fare appassire la cipolla.
- Aggiungere la carota e gli asparagi e far rosolare qualche minuto.
- In una bacinella amalgamare l’orzo, le verdure e il mascarpone.
- Aggiustare di sale e di pepe.
- Imburrare gli stampini, riempirli per tre quarti con il composto.
- Sistemarli in un recipiente da forno, parzialmente riempito di acqua calda, ma non bollente.
- Cuocere a bagnomaria nel forno già caldo a 180 °C per 20 minuti.
- Preparare nel frattempo la salsa di asparagi.
- Sbianchire gli asparagi in acqua bollente salata, scolarli e conservarne qualcuno per le decorazioni.
- Passare i restanti nel frullatore con olio extra vergine, qualche cucchiaio di brodo vegetale, sale e pepe.
- Versare la salsa a specchio sui piatti.
- Togliere delicatamente i timballini dagli stampini, poggiarli sulla salsa, decorare con qualche punta di asparago.
Stupenda! Condivido le tue parole sulla collina. Adoro l’orzo e gli asparagi poi!! Bellissima ricetta, curata nella presentazione. Brava!!
Grazie Antonella.
.. e infatti quando vado alla ricerca di asparagi selvatici torno sempre a mani vuote 🙁
Non sapevo neanche che questa verdura appartenesse alla stessa famiglia di mughetti e gigli!
Ottimo il tuo abbinamento con l’orzo che rende il tutto anche molto scenografico. Mi ha fatto molto piacere lavorare con te e tutto il gruppo; una bella esperienza da ripetere 🙂 Grazie, un abbraccio
Grazie Fausta, gli asparagi in verità non li ho raccolti io, con molto piacere li ha cercati mio marito, impossibile per me infilarmi nelle siepi non ne sarei più uscita.
Gabriella che dire …il tuo post è un’ODE alla collina e la ricetta è pienamente legata alla collina, quando in questa stagione andavo a trovare i miei suoceri sulle colline pisane, era d’obbligo una battuta di ricerca degli asparagi selvatici, questa sarà una ricetta in più da fare con questi regali della natura…. grazie della collaborazione e della fiducia, è stato bello ”lavorare con te e le altre contributors
grazie e un grande bacione
Grazie a te Sonia, sei stata un perfetto direttore d’orchestra.
Davvero evocative le tue definizioni di collina, sono affascinata! Un bellissimo articolo e una ricetta vegetariana molto utile, grazie Gabriella.
Un bacione
Maria Teresa