A Taste of Excellence, Marco Oreggia, giornalista, critico gastronomico, ma soprattutto il più esperto conoscitore e assaggiatore in Italia di olio vergine ed extra vergine di oliva, davanti ad una platea di appassionati, di produttori, di allievi della scuola alberghiera ha raccontato l’Extra vergine d’autore.
Marco Oreggia con Laura Marinelli cura dal 2001 la pubblicazione di FLOS OLEI una guida, in italiano e in inglese, al mondo dell’extra vergine, venduta in 60 Paesi.
Nell’edizione dello scorso anno Marco e Laura hanno “raccontato” le 742 etichette di 500 produttori, di 48 Paesi dei 5 Continenti. Il loro lavoro però non è solo quello di dare un punteggio alla qualità dell’olio, ma quello di creare per l’azienda produttrice un percorso di immagine che le permetta di crescere nel tempo, di essere conosciuta dagli importatori la cui richiesta è soprattutto la continuità nella qualità, acquistando fette sempre più grandi di mercato.
Uno dei problemi italiani è la polverizzazione aziendale, infatti l’85% delle nostre aziende ha una superficie inferiore ai 3 ettari e si confronta con una Spagna con aziende al di sopra dei 1000 ettari uscendone ovviamente perdente. Inoltre gli investimenti nel settore sono insufficienti, basti pensare che la Spagna, che ha una produzione di 14-16 milioni di quintali ha investito quest’anno per la promozione in Cina 1 milione di euro, l’Italia invece 1 milione di euro in tre anni.
Per l’extra vergine siamo i secondi produttori mondiali dopo la Spagna e prima della Grecia, ma quest’anno saremo al terzo posto a causa della produzione negativa dello scorso anno.
Siamo invece al primo posto per la qualità, ma la Spagna lavora da 5-6 anni con molta serietà per farci perdere questo primato, infatti prima si dedicava solo ad un mercato di volume, oggi invece ha cambiato strategia e vi sono aziende spagnole che riescono a produrre anche un 30% di olio di qualità che si traduce in 300-400 ettolitri di olio da concorso.
Ma come può un produttore far conoscere il suo olio ? Deve cercare di aprirsi al Mercato internazionale. Un’impresa sana, indipendentemente dalle dimensioni, se non vuole morire deve vendere all’estero per il 60%, quindi deve partecipare ai concorsi internazionali in Germania, in Canada, in Giappone, deve far conoscere non solo la sua bottiglia d’olio, ma anche il suo territorio e la sua storia.
Marco Oreggia è un divulgatore appassionato e chi lo segue nelle sue conferenze e nelle sue analisi sensoriali ha imparato che il colore verde scuro dell’olio non è sinonimo di qualità; il verde, che tanto piace a tutti noi, dipende dalla clorofilla, ma il colore dell’olio dello stesso oliveto può cambiare di anno in anno in base alla luce, e soprattutto, l’olio deve essere filtrato perché le mucillagini provocano delle fermentazioni dannose.
L’olio all’assaggio deve essere amaro e piccante per la presenza di polifenoli, deve profumare di oliva verde quindi di erba appena tagliata e carciofo, e a volte si possono percepire anche gli aromi di mandorla, di mela e di pomodoro verde.
Come conservare il nostro olio ? Al buio visto che è fotolabile ovvero la luce gli fa perdere la carica vitaminica, e ad una temperatura compresa tra i 12 e i 16 gradi per evitare l’irrancidimento.
La bottiglia ideale? Una bottiglia scura da 250 o 500 ml.
Nel mondo le varietà di oliva sono 1300, quelle presenti in Italia 500, una ricchezza unica da preservare e valorizzare. Siamo il Paese dell’olio d’oliva ma consumiamo quasi totalmente olio straniero, soprattutto spagnolo da quando il gruppo oleario SOS ha acquistato i nostri marchi Carapelli, Bertolli e Sasso.
Il 2014 verrà ricordato come un anno disastroso, infatti a causa della mosca olearia la produzione è diminuita mediamente del 50% arrivando a punte dell’80% in Toscana, Umbria e Liguria.
Il 2015 sarà invece un’annata ottima soprattutto dal punto di vista della qualità, si prevede solo un leggero calo di produzione in Sardegna, regione che lo scorso anno era stata risparmiata dalla mosca olearia.
Per quanto riguarda la Puglia si prevedono 130 mila tonnellate di raccolto, nonostante la xylella, che continua a flagellare il Salento. Ottima sarà la raccolta in provincia di Bari delle varietà Coratina e Ogliarola, mentre invece la produzione sarà al di sotto delle aspettative in Gargano.
In questo momento in Italia l’oro verde è quasi ovunque pronto per essere assaggiato, i frantoi sono aperti e ci attendono con il loro prodotto di qualità e in attesa dell’edizione 2016 di FLOS OLEI che verrà presentata al Grand Hotel Westin Excelsior di via Veneto a Roma, il 28 novembre 2016, non mi resta che augurare buon Extra vergine a tutti !
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