L’appuntamento per festeggiare il Bitto, l’unico formaggio al mondo che può invecchiare fino a dieci anni, è fissato per il 21 settembre giorno dell’equinozio d’autunno.
Questa manifestazione ricca di storia e di tradizione si ripete ormai da 40 anni a Gerola Alta, in Valtellina, in provincia di Sondrio, un paese con soli 249 abitanti a 1050 metri di altezza. Il Bitto è prodotto da giugno a settembre, la Sagra si organizza quando gli alpeggiatori tornano a valle dopo aver trascorso l’estate in montagna. Domenica sarà una giornata ricca di eventi dedicata ai buongustai e agli amanti della montagna.
Si comincerà la mattina con la Benedizione delle forme di Bitto e le prime degustazioni.
Il giorno della festa, in tutta la zona, si potrà mangiare a base di Bitto Storico e polenta taragna preparata con una farina mista di mais e grano saraceno, altro prodotto tipico della zona scelto come simbolo di Bergamo per l’Expo 2015.
Nel pomeriggio saranno premiati i casari, i pastori , i caprai, insomma tutte quelle persone che contribuiscono a fare del Bitto un formaggio apprezzato ed esportato in tutto il mondo. Seguirà la dimostrazione fedele di com’ è prodotto il Bitto sull’alpeggio. In nessun formaggio come in questo sono importanti le competenze dal casaro , infatti la qualità del Bitto è influenzata da molteplici fattori, gli eventi atmosferici, l’affaticamento delle mucche, ma soprattutto la qualità dell’erba pascolata che può variare a seconda dell’alpeggio, anche da zona a zona dello stesso alpeggio e addirittura da pasto a pasto e anche dal periodo della stagione perché con il passare del tempo diminuisce il tasso di grasso nel latte. Il casaro quindi varia la temperatura del latte o lo diluisce se è troppo grasso tutto questo grazie alle sue conoscenze che si tramandano di generazione in generazione. Si può dire che il Bitto è un prodotto unico al mondo che però si sta cercando di cambiare lasciando spazio a variazioni che ne rendono più semplice la produzione. In opposizione a tutto questo sono nati i Ribelli del Bitto, pastori e casari che rifiutano la modernità nella produzione del loro formaggio e lo difendono ogni giorno come fa il loro Presidente il dottor Ciapparelli, con il quale ho avuto modo di parlare, che con entusiasmo e passione lavora e combatte per la difesa di questo splendido formaggio italiano. Quindi, domenica tutti a Gerola, a gustare il Bitto!
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