Foto di Enrica Lozzi
Nella Roma che toglie il fiato, a due passi dall’Anfiteatro Flavio, a via Claudia, c’è il Caffè Propaganda, raffinato e informale bistrot parigino.
Lo scrittore Clayton Wolfe dei bistrot ha scritto: <<miscuglio di misteriosi alcolici, centinaia di
inebrianti colori, l’elegante apparizione di donne improfumate>>.
Un angolo piacevole e intimo nella Roma Imperiale dove mangiare, conversare , scrivere e riflettere guardando fuori dalle quattro grandi vetrate.
Il locale è opera degli architetti Dacomo & Leonardi e Ilaria Petreni.
Soffitti a volta, antichi lampadari a gocce di cristallo provenienti da un albergo del sud della Francia.
A Caffè Propaganda, un progetto che coniuga storia e modernità.
Alle pareti , per riflettere la luce, come nei sotterranei delle metropolitana di Parigi nel lontano 1890, ma anche poi in tutti i bistrot e le brasserie parigine, le piastrelle bianche dal taglio diamantato di stile Art Nouveau.
Divanetti, tavoli quadrati, e le sedie e gli sgabelli di Chaises Nicolle.
Per la musica, amplificatori valvolari e vinile con i suoi suoni dolci, morbidi e aperti, che cambiano ogni volta.
Una novità al Caffè Propaganda, Patrick Pistolesi con Livio Morena, finalista mondiale alla Bacardi Legacy Global Cocktail Competition 2016, hanno voluto ricreare in un bicchiere le suggestioni della conquista dell’aria prima, e dello spazio poi, partendo dal 1800 per arrivare al futuro che verrà.
La carta delle bevande è divenuta una carta d’imbarco delle maggiori compagnie aeree.
Sarà un lungo viaggio intorno al mondo, un’avventura unica nel suo genere racchiusa in 54 cocktail.
Il volo, forse il primo sogno dell’uomo, iniziato con Icaro nella notte dei tempi.
Il viaggio inizia nei primi anni del secolo scorso, precisamente nel 1909, quando il dirigibile tedesco Zeppeling LZ6 inizia a circumnavigare il mondo. Pochi sono i fortunati viaggiatori, per lo più industriali, politici, attori.
Da lassù, grazie a una navigazione lenta, si osserva il panorama, si passeggia, si pranza, si brinda alla terra tanto piccola e lontana.
Si mandano messaggi, dal moderno ufficio postale. Con 400 dollari, tre o quattro giorni di volo a seconda dei venti, si va a New York.
Per quel mondo in bianco e nero Patrick Pistolesi ha creato 7 cocktail.
Per ricordare il dirigibile che fluttua leggero il cocktail aperitivo AIR MAIL, servito in coppa, un daiquiri con top di champagne e miele.
ALASKA è il nome del cocktail erbaceo che vuole ricordare le tipiche foreste del continente americano, un unione di gin, distillato di bacche di ginepro e chartreuse, il liquore francese dalle 150 erbe.
Poi il PARK AVENUE, che Patrick ha trovato in un vecchio libro e ha rivisitato per Caffè Propaganda. Ne è nato un cocktail che “sa” di tropici, con gin, vermuth italiano, ananas e orange curacao.
Infine BETWEEN THE SHEETS, “tra le lenzuola”, il preludio di una lunga serata, da servire in coppa, un cocktail fresco con light rum, cognac, cointreau e limone.
Sorseggiando i cocktail di Patrick e Livio ancora un salto nel tempo per arrivare al 1970.
Nascono i nuovi motori a reazione. Gli aerei, eleganti e maestosi, simbolo di potenza meccanica e ricchezza, sono riservati a pochi, solo al Jet Set.
Con il Boeing 747, il Jumbo Jet, si va da Londra a New York in solo sei ore.
Il Bel Mondo fa colazione a Parigi, pranza a Londra e la sera va a ballare a New York, alla discoteca Studio 54 di Manhattan, tra la Settima e l’Ottava Avenue, dove ogni notte si può partecipare “alla festa più grande del mondo”.
Da Roma invece decolla il Jumbo Jet di Alitalia, “Neil Armstrong”, la “Queen of the skies”, come si amava dire allora, 2 piloti, 524 passeggeri, 16 hostess bellissime e rese elegantissime da Mila Schon.
A Caffè propaganda otto linee aree portano in un volo immaginario i migliori distillati del mondo.
Per Alitalia i drink italiani Mexicana e Tequila; per Aeroflot forse la bevanda più antica, la vodka; per Pan American i bourbon di grande carattere; per British Airways il raffinato gin; per South American Airlines l’oscuro e tenebroso rum, il pisco, acquavite del Cile e Perù e la chachaça, distillato della canna da zucchero; per Japan Airlines i morbidi whiskey giapponesi distillati seguendo metodi antichi; per la Scotland Airlines gli Scotch Scozzesi, i più celebri al mondo.
Per l’Italia assolutamente da provare il NEGRONI BIANCO, e il CIVICO 15 servito in un calice di cristallo da rosso di struttura.
Infine il Futuro, “A once in a lifetime getaway”, lontano dalla Terra, alla ricerca di nuovi mondi, come in “2001 Odissea nello spazio” o nei romanzi di Isac Asimov, per il desiderio, ma anche per la sottile paura che lontano da noi anni luce vi sia qualcuno, “un qualcuno”, che abbiamo immaginato, strano e tenero come ET, o inquietante come i replicanti di Blade Runner, ma sempre, con un’anima come noi.
Patrick per ricordare gli spazi siderali ha creato HALL 9000, un drink evanescente con sciroppo Biancosarti dolce e brillante, bitter, e Moonshine, il whisky distillato illegalmente nelle notti al chiaro di luna.
Il GLASNOST MARTINI, con la Stolichnaya Elite, la regina delle vodke. Un martini senza oliva, perché nello spazio non è possibile portarla, e allora basta una goccia di olio di oliva infuso su una buccia di limone che fluttua senza gravità.
Da Caffè Propaganda per incontrare chi ? Tutti. Amici, giornalisti, attori, personaggi noti e meno noti,
come in un vero bistrot del passato.
Come amano dire a Caffè Propaganda: << Per un percorso tra distillati ed essenze, per il gusto di bere>>.
Esagerati. Unici, Stupendi.