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Pesce spada alla ghiotta

1 Dicembre 2019 by gabriellapravato Leave a Comment

“Va iusi”, “Va intra”, “Va fora”, così urla Carmelo legato lassù, quasi a toccare il cielo. Lui è u’ntinnaru, la vedetta nella caccia a lu pisce spada. Un lungo inseguimento, una lotta cruenta, questa è la cattura del gigante del mare. La sua famiglia vive di questo da sempre. Oggi sua madre, come prima sua nonna, guarda i suoi uomini partire. Un velo di tristezza ogni volta l’assale. Per il suo piccolo avrebbe voluto un destino diverso, ma al sud è così, non si sceglie, si piega il capo, si accetta. Carmelo ogni volta guarda il mare che si tinge di rosso. Una morsa gli blocca il respiro. Le urla si fanno concitate. I pesci sono arrivati in coppia danzando argentei tra le onde. La femmina è la prima a soccombere, piange, si dispera, invita il maschio a fuggire, ma lui non lo fa, cerca di liberarla, combatte e alla fine muore anche lui insieme a lei.

Una storia un po’ triste per accompagnare una ricetta della tradizione, tramandata di generazione in generazione, per gustare al meglio il re della tavola siciliana, padrone incontrastato delle acque dello Stretto.

Ingredienti:

  • pesce spada 1 kg
  • pomodori g 800
  • pinoli g 50
  • uvetta g 50
  • capperi g 80
  • olive verdi g 400
  • sedano g 100
  • cipolle g 150
  • aglio 1 spicchio
  • farina 00 4 cucchiai
  • farina extravergine d’oliva ml 500

Mettete a bagno l’uvetta in acqua tiepida per 15 minuti, poi scolatela. Snocciolate le olive. Dissalate i capperi sciacquandoli sotto l’acqua corrente. Mondate e tritate la cipolla. Mondate, lavate e tritate il sedano. Lavate i pomodori, eliminate la pelle e i semi, tagliateli a cubetti. Tagliate il pesce spada a fette di 1 cm. Lavate, asciugate e infarinate le fette. Scaldate l’olio in una padella con lo spicchio d’aglio. Unite le fette di pesce spada e rosolatele nell’olio caldo.

Toglietele dalla padella e adagiatele in una pirofila. All’olio caldo nella padella unite la cipolla, il sedano, l’uvetta, le olive, i capperi, i pinoli. Fate cuocere per qualche minuto, poi aggiungete il pomodoro. Fate cuocere per 15 minuti. Regolate di sale e pepe. Versate la salsa ottenuta sul pesce e passate in forno per 10 minuti a 120 °C. Servite il pesce in piatti individuali caldi accompagnato da pane tostato.

Filed Under: Le mie ricette per D laRepubblica, Secondi di pesce

Coda di rospo alla catalana

28 Ottobre 2016 by gabriellapravato Leave a Comment

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(La mia ricetta su D laRepubblica)

¿Adónde vamos hoy?
Oggi andiamo in Spagna, in una delle sue regioni autonome, la Catalogna.
Terra situata a ridosso dei Monti Pirenei, bagnata dal Mar Mediterraneo, ha una cucina un po’ di terra e un po’ di mare, influenzata anche dalla vicina Francia.
Nella caliente Catalogna andiamo a conoscere il piatto dei suoi vecchi marinai, quello che gli uomini di mare cucinavano in barca, spesso utilizzando il pesce rovinato che non sarebbe stato venduto.
Un piatto semplice accompagnato da una salsa semplice, la picada. Aglio, prezzemolo, nocciole e pane fritto da pestare nel mortaio, che non può mancare neppure in barca. Un pesce dalla carne tenera e senza lische, la coda di rospo, che vive nei fondali sabbiosi e fangosi e ha un colore bruno violaceo sul dorso e bianco sul ventre. Gli esemplari in vendita nelle pescherie misurano solitamente dai 20 agli 80 cm, ma alcuni possono raggiungere anche i 2 metri di lunghezza e i 40 kg di peso.
Tanto rosso in questo piatto, il rosso della paprica, del pomodoro maturato al sole, come il rosso del capote delle corridas de toros, ma anche tanto mare, e allora invitandovi a gustarlo non posso che augurarvi ¡buen provecho!

Ingredienti:

  • coda di rospo g 800
  • pomodoro passato g 300
  • farina 00 2 cucchiai
  • patate g 450
  • olio extravergine d’oliva 13 cucchiai
  • aglio 2 spicchi
  • pane g 120
  • prezzemolo 1 ciuffo
  • nocciole sgusciate g 20
  • paprica dolce 2 cucchiaini
  • sale

Eliminate la pelle alla coda di rospo e ricavatene dei tranci. Lavateli e asciugateli. Salateli e infarinateli. Friggeteli in 6 cucchiai di olio caldo finché non saranno leggermente coloriti. Toglieteli dalla padella e lasciateli riposare coperti.
Sbucciate le patate, tagliatele a dadini di circa 2 cm. Fate rosolare in una padella con 4 cucchiai d’olio uno spicchio d’aglio, eliminatelo e aggiungete il pomodoro. Fate cuocere per 10 minuti a fuoco medio, mescolando di quando in quando con un cucchiaio di legno. Aggiungete le patate e portatele a cottura e regolate di sale. Unite 2 cucchiaini di paprica dolce e mescolate.
Nel frattempo preparate la picada. Eliminate la crosta al pane. Tagliatelo a pezzetti e fatelo friggere in 3 cucchiai d’olio. Mondate, lavate e asciugate il prezzemolo. Prendete 100 grammi di pane e metteteli in un mortaio insieme a uno spicchio d’aglio, il prezzemolo e le nocciole. Lavorate il tutto fino a quando non diventerà un composto omogeneo, aggiungendo eventualmente un cucchiaio di acqua tiepida.
Mettete il pesce nella pentola delle patate e fate cuocere qualche minuto. Versate la picada sul pesce e fate cuocere 1 minuto. Frullate il resto del pane fritto. Disponete il pesce sui piatti, rifinite il piatto con il pane fritto e servite.

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Gabriella

È inevitabile che vi racconti un po’ di me, mi chiamo Gabriella Pravato, vivo a Roma e ho una grande passione, il cibo. Il cibo è molte cose insieme... Leggi di più...

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